Canali Minisiti ECM

Anziani, nuove linee guida contro l'abuso dei farmaci

Geriatria Redazione DottNet | 02/12/2021 18:32

Secondo i dati OsMed in Italia il 30% degli over 65 prende 10 o più farmaci (nel 2018 erano il 22% e nel 2016 l'11%), circa il 50% ne assume tra 5 e 9 o prende farmaci per un tempo più lungo del necessario

Gli anziani assumono troppe medicine ogni giorno e per un tempo più lungo del necessario. Un fenomeno in aumento, complice il progressivo invecchiamento della popolazione, la compresenza di almeno due patologie croniche che riguarda il 75% degli over 60 e la quasi totalità degli ultra ottantenni. Per affrontare queste distorsioni terapeutiche la Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), in collaborazione con altre cinque società scientifiche, ha sviluppato le prime Linee Guida italiane per la corretta gestione della politerapia e delle malattie complesse presentate presentate in occasione del 66mo Congresso Nazionale della Sigg, a Roma dalll'1 al 4 dicembre.

Secondo i dati OsMed in Italia il 30% degli over 65 prende 10 o più farmaci (nel 2018 erano il 22% e nel 2016 l'11%), circa il 50% ne assume tra 5 e 9 o prende farmaci per un tempo più lungo del necessario.  Così almeno 2 milioni di anziani sono esposti a interazioni potenzialmente molto gravi e un altro milione prende farmaci inappropriati, con un aumento del rischio di ricoveri e di mortalità, errori di assunzione e diminuzione dell'aderenza terapeutica. La soluzione - dicono i geriatri - è la deprescrizione, prescivere meglio per prescrivere meno, sulla base di una revisione annuale delle cure che potrebbe diminuire di almeno il 20% il rischio di eventi avversi ed eliminare almeno un farmaco non appropriato, a volte doppione terapeutico, a ogni 'tagliando' almeno annuale, migliorando la qualità di vita del paziente.

pubblicità

"La politerapia, ovvero l’assunzione di 5 o più farmaci, che nel nostro Paese riguarda il 75% degli over 60 o le terapie prolungate nel tempo senza indicazione - afferma Francesco Landi, presidente Sigg - possono comportare pericoli e un grave spreco di risorse. Si stima che almeno 2 milioni di anziani sperimenti il rischio di eventi avversi gravi per colpa delle interazioni fra farmaci prescritti. Ma un farmaco - avverte Landi - non è per sempre e non sempre lo stesso medicinale è necessario in tutte le fasce d’età. Spesso invece tali prescrizioni rimangono come un obbligo rituale, per cui un farmaco si continua a prendere per anni, ben oltre quanto sia necessario per una sorta di 'inerzia terapeutica'. Inoltre, in molti casi - conclude il vertice Sigg - ogni specialista aggiunge la propria terapia senza verificare eventuali interazioni con le altre o prescrivendo farmaci non necessari". Le raccomandazioni contenute nel documento sono focalizzate sulla sospensione di farmaci di comune utilizzo per le malattie croniche, alcuni molto diffusi e abusati come gastroprotettori e statine. Ogni anno si potrebbe togliere come minimo un farmaco dal carico terapeutico complessivo a tutto vantaggio della qualità di vita del paziente, come hanno dimostrato numerose esperienze cliniche condotte su pazienti in Rsa, reparti ospedalieri o assistiti del medico di medicina generale.

"Ecco perché - sottolinea Graziano Onder, responsabile scientifico delle Linee Guida e direttore del dipartimento Malattie cardiovascolari endocrinometaboliche e invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità - la prima raccomandazione delle nuove Linee Guida prevede di definire un piano di cura con l’obiettivo di prescrivere solo farmaci compatibili, necessari e realmente efficaci nel controllo dei sintomi e delle complicanze". Non solo. "Il documento si focalizza sulla necessità di una periodica revisione della terapia, con eventuale riduzione o sospensione di farmaci, alcuni molto diffusi e abusati. Almeno una volta l’anno, e ogni volta che vi siano variazioni delle condizioni cliniche - sottolinea Onder - il regime farmacologico andrebbe rivalutato complessivamente, puntando alla deprescrizione, condividendo con il paziente il nuovo schema terapeutico, e cercando di semplificare e ottimizzare il più possibile la terapia".

Commenti

I Correlati

Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"

Contrasta diabete e arteriosclerosi e prolunga la durata della vita

Gli esperti: "Cautela, ma enorme potenziale terapeutico"

Ogni fase porta con sé un insieme unico di esperienze e cambiamenti fisiologici. Tuttavia, una costante accomuna molte di queste fasi: la suscettibilità della donna allo stato infiammatorio e al dolore

Ti potrebbero interessare

Il dato emerge dal Report sull'Indice di Vicinanza alla Salute realizzato dall'Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini

Entro il 2050 il numero di persone che supera i 60 anni potrebbe raggiungere i 2,1 miliardi

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti

L’uso del linguaggio, la scelta di determinati termini e il tono di voce possono rivelare importanti processi psicologici che sono alla base del benessere nel corso della vita

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing